Categoria: rivoluzione

Roic Sergej

Feríta. Giovanna d’Arco, anno 1971 – Intervista all’autore

Parigi, 1971: il ’68 “ha vinto”, De Gaulle è morto d’infarto, un nuovo generale di sinistra, il generale Roche, ha preso il potere sostenendo le ragioni degli studenti del maggio ’68. Ecco che nasce la Sesta repubblica, una nuova costituzione viene scritta dai colonnelli vicini a Roche e dai filosofi di sinistra, in particolare da Eric Feríta. Sulla Costa Azzurra, durante il festival del film di Cannes, il regista russo Martin Aleksandrovic? Belogradski si rifiuta di ritornare in URSS. Scandalo! Feríta, primo suggeritore di Roche, propone di far girare al regista un film patriottico in Francia...CONTINUA...

Ippolito Roberto

Delitto Neruda

Quando la realtà supera l’immaginazione: ecco la dimostrazione che non serve scervellarsi troppo a creare trame intricate, indagini al cardiopalma e complotti inaspettati, molto spesso tutto questo è già a disposizione nella buona e vecchia realtà, basta solo scavare un po’. Ed è esattamente quello che fa questo libro: che il celebratissimo poeta cileno Pablo Neruda sia morto pochi giorni dopo il golpe militare di Pinochet, è un fatto abbastanza noto, se non altro...CONTINUA...

Ben Jelloun Tahar

Fuoco

Il 17 dicembre 2010 Mohamed Bouazizi, un trentenne tunisino, si è dato fuoco di fronte alla sede del municipio della sua città. Un gesto estremo ed esasperato che ha una valenza simbolica, umana e storica particolarmente rilevante visto che a seguito del suicidio di Mohamed ha preso il via la cosiddetta "Rivoluzione dei gelsomini" che ha rappresentato uno dei momenti fondamentali del più ampio movimento di protesta della "CONTINUA...

Manganaro Filippo

Un sogno chiamato rivoluzione

“Un sogno chiamato rivoluzione” inizia da un pogrom, quello che si abbattè sulla comunità ebraica di Kishinev, in Russia, nel 1903. E ci imbattiamo immediatamente in un uomo, Shlomo Weizman, che corre disperatamente lungo le strade del quartiere ebraico per cercare di trarre in salvo sua nipote Chaya. E’ da questo drammatico evento che Filippo Manganaro parte per dare vita ad un appassionante romanzo nel quale sono sapientemente amalgamati eventi storici reali e storie di personaggi inventati, come Shlomo e Chaya. I due protagonisti, dopo...CONTINUA...

Striano Enzo

Il resto di niente

Odori, rumori, colori, sapori: sensazioni che trapassano le pagine e raggiungono chi legge. C’è tutta la lucentezza di Napoli, tutto il bagliore del suo cielo e il caotico formicolio dei vicoli, del porto, delle piazze con gli odori dei mercati, del pesce, della frutta e della gente. Un quadro complesso e vertiginoso come le opere pittoriche del settecento. Perché è proprio nel settecento napoletano che Striano ci conduce, accanto alla figura di Eleonora Pimentel Fonseca, detta Lenòr. Nobildonna di origini portoghesi giunta in...CONTINUA...

Petroni Giulio

Tepepa

L’epoca dello spaghetti western è stata non lunghissima ma intensa e prolifica, ha partorito opere che incontrarono il gusto degli italiani e non solo, andando a solleticare l’attenzione di altre cinematografie occidentali e orientando non poco il cinema orientale di genere degli ultimi venti-venticinque anni. Tra le opere da esportazione di maggiore interesse indubbiamente c’è Tepepa, del bravo Giulio Petroni (Non commettere atti impuri, Crescete e moltiplicatevi, Da uomo a uomo, La vita qualche volta è dura...CONTINUA...

Leone Sergio

Giù la testa

“La rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia. La rivoluzione è un atto di violenza”. Mao Tze Tung. “Rivoluzione? Rivoluzione? Per favore non parlarmi di rivoluzione! Io so benissimo cosa sono e come cominciano: c’è qualcuno che non sa leggere i libri che va da quelli che sanno leggere i libri, che poi sono i poveracci, e gli dice: - oh, oh, è venuto il momento di...CONTINUA...