Categoria: Letteratura

Hirsi Ali Ayaan

Eretica. Cambiare l’Islam si può

Cambiare l'Islam si può? Una domanda a cui, personalmente, non so rispondere. Ayaan Hirsi Ali, invece, crede che cambiare l'Islam, quello più violento, estremista, intollerante ed illiberale sia possibile. E ritiene di non essere né una folle né una utopista. Secondo l'autrice di "Eretica", tradotto e pubblicato da Rizzoli, l'Islam deve sottoporsi ad una mutazione radicale se non addirittura epocale che preveda, prima di tutto, la revisione del Corano, l'immutato ed immutabile testo sacro dei musulmani. La Bibbia, che è pur sempre la Bibbia, ha subito nei secoli diverse mutazioni e varie riletture...CONTINUA...

Rivolta Gianni

La Tenuta delle Tre Fontane

La cosiddetta microstoria sul piano metodologico vuol dire indagini, in teoria minuziose e analitiche, che si concentrano su aree geografiche circoscritte e che investono piccole comunità locali. Proprio quello che ha fatto il giornalista Gianni Rivolta col suo "La tenuta delle Tre Fontane", storia di un territorio di circa 500 ettari, un tempo campagna romana a tutti gli effetti, sormontato dalla millenaria abbazia cistercense, e oggi tra Eur, Montagnola e Serafico. In particolare: "Le Tre Fontane [ndr: già "Acque Salvie] è una località situata a tre chilometri da Porta San Paolo, nelle vicinanze...CONTINUA...

Hochet Stéphanie

Sangue nero

"Era diventato un chiodo fisso. Da almeno vent'anni. La tentazione era cresciuta con il tempo. Il tabù che la circondava non l'aveva indebolita, anzi. Senza quell'interdizione familiare, avrei più rapidamente ceduto, voltata pagina. Non avrebbe meritato che vi indugiassi. Il tabù ha ipostatizzato la fantasia" (pp.8). Il tabù e la fantasia di cui scrive Stéphanie Hochet, in riferimento all'anonimo personaggio protagonista di "Sangue nero", è il tatuaggio, non disgiunto dall'immagine della croce. Fin dalle prime righe del romanzo breve, o racconto lungo che dir si voglia, si svelano molti dei temi...CONTINUA...

Bonora Paola

Fermiamo il consumo di suolo

Riguardo il "consumo di suolo" avevamo già letto molto grazie a Salvatore Settis, a Domenico Finiguerra e a tutti gli intellettuali, urbanisti e ambientalisti che in questi anni hanno inteso valorizzare l'art.9 della Costituzione e di conseguenza sensibilizzare i cittadini, demistificando la cosiddetta "retorica sviluppista", su cosa sta realmente accadendo nella nostra Italia. Se gli obiettivi sono condivisibili e del tutto comprensibili, è proprio il concetto di "consumo del suolo" che probabilmente si presta a essere equivocato ed anche a diventare strumento propagandistico di una retorica politica...CONTINUA...

Ventura Sofia

Renzi & Co. Il racconto dell’era nuova

"Storytelling" è una delle parole anglofone più in voga e non soltanto a causa dell'immarcescibile provincialismo italiota, ma sicuramente per quanto sta accadendo sul palcoscenico della politica italiana. Difatti possiamo intendere "l'atto del narrare" in un senso forse più limitato, come semplice procedura narrativa, o altrimenti in senso più ampio: una strategia che guarda a "dinamiche di influenzamento sociale", proprio come una scienza della narrazione applicata al marketing e alla politica. Anche Sofia Ventura, pubblicando il suo"Renzi& Co .", con stile del tutto comprensibile e nello...CONTINUA...

Ernaux Annie

Gli anni

"Gli anni" di Annie Ernaux ovvero l'inventario di un'esistenza o, come scrive la stessa autrice, un'autobiografia impersonale. Un libro in cui la storia minima di una donna si muove contestualmente alla storia massima del suo Paese, la Francia, e del mondo. L'intreccio inevitabile di personale ed impersonale, ossia universale. I brani sono piuttosto brevi e scorrono come fossero annotazioni, visioni, traversate, memorie o contemplazioni. La scrittura della Ernaux non delude: ho ritrovato la stessa raffinata dedizione e la stessa arte che avevo già conosciuto ed amato, poco più di un anno fa, ne...CONTINUA...

Peloso Francesco

La banca del papa

Il libro di Francesco Peloso, come dice il titolo, sicuramente racconta parte delle vicende che hanno visto coinvolta la cosiddetta "banca del Papa", ovvero lo Ior, ma innanzitutto è la storia di una contraddizione forse insanabile: il rapporto tra Chiesa e finanza. Preso atto che uno dei problemi più gravi che ha investito il Vaticano in questi ultimi decenni è l'uso privato dell'Istituto per le opere di religione, che nemmeno è una vera banca ma che è stata coinvolta in innumerevoli scandali soprattutto a partire dalla gestione di Paul Marcinkus, Peloso, con questa sua inchiesta giornalistica...CONTINUA...

Livi Grazia

Le lettere del mio nome

Grazia Livi è morta il 18 gennaio 2015 e non ha avuto la soddisfazione di vedere ripubblicata, in una nuova edizione, l'opera che nel 1991 le valse il Premio Viareggio e che sopratutto è stata apprezzata anche dalla critica meno indulgente quale originale ed efficace esempio di ”saggio narrante”. Un'originalità che si rivela non soltanto nell'aver raccontato con stile narrativo momenti di vita di alcune delle più note scrittrici e protagoniste del Novecento - la divulgazione storica ha già offerto qualcosa di simile - ma piuttosto nell'aver voluto proporre una sorta di autobiografia intellettuale...CONTINUA...

Silverstein Shel

Il pezzo perduto incontra la grande O

Regalarmi un libro non è semplice. Lo sanno benissimo i miei amici. Però ci provano ed io, ogni volta, apprezzo i loro sforzi. Stavolta, per il mio compleanno, l'amica mi porge un pacchetto dorato e mi fa capire con sguardo appagato che sa di non aver sbagliato: "Questo di sicuro non lo conosci". Infatti "Il pezzo perduto incontra la grande O" non lo conosco. Una copertina rigida e bianca, un autore che non ho mai sentito nominare, un titolo sicuramente stravagante e due sole figure al centro: un triangolo ed un cerchio. La scoperta si fa interessante. L'amica mi spiega che per lei è stato...CONTINUA...

de Roux Dominique

La morte di Céline

“Non si può insegnare Céline! La prospettiva dove conduce è di ordine poetico. Uomo dell’Antico Testamento, avrebbe potuto essere il cavallo di Troia dei nazisti. Rimase il medico dalle terribili emicranie, e i collaborazionisti marcirono nell’aspettare che la sua bocca si aprisse; così come quelli dell’altra parte, gli attendisti, gli intellettuali che non si perdono una manifestazione, lo spinsero alla capanna dell’esilio, del supplice.” Questa breve e suggestiva descrizione fotografa efficacemente per immagini la vita e l’arte di Louis Ferdinand...CONTINUA...