Categoria: Donne

Maraini Dacia

Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza

Sono arrivata a "Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza" di Dacia Maraini per pura curiosità. Onestamente: mi aspettavo qualcosa di meglio. Una famosa autrice che scrive di una delle sante più celebri e celebrate della tradizione italiana mi aveva lasciato immaginare un'opera complessa, magnifica, profonda, sorprendente. No. Niente di tutto questo. "Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza" non è propriamente un saggio perché non ne ha la forza oggettiva né la struttura; non è un romanzo perché non inventa né ricostruisce nulla; non è un'agiografia perché la vita della Santa...CONTINUA...

Iantosca Angela

Onora la madre. Storie di ‘ndrangheta al femminile

Ho già letto di 'ndragheta negli anni scorsi. Una buona immersione nel tema è avvenuta grazie ad un paio di libri di Nicola Gratteri ed Antonio Nicaso, noti esperti in materia. Cosa facciano le donne dentro la 'ndrangheta, però, non era ben chiaro. L'argomento, di solito, viene appena sfiorato. Il libro di Angela Iantosca, che fa costantemente riferimento a verbali, documenti, tradizioni, rituali, testimonianze, parole e atti giudiziari, è invece interamente dedicato al fenomeno e spiega la 'ndrangheta partendo dalle storie e dalle figure di donne che, inevitabilmente, popolano e servono le 'ndrine...CONTINUA...

Sari Fereshteh

Sole a Tehran

Fereshteh Sari è una scrittrice iraniana. "Sole a Tehran", pubblicato in Italia da Editpress in occasione dell'8 marzo 2014, in Iran non è neppure apparso: non sarebbe in grado di scampare alla scure della censura islamica. Eppure la Sari non fa che scrivere la verità: la sua. La storia di trent'anni di Iran è quella che lei racconta in "Sole a Theran". Né più, né meno. Ovviamente la racconta così come l'ha vista e vissuta: da donna. Gli eventi si intrecciano, si sciolgono, si ricompongono, si dipanano con una certa velocità e, secondo il mio parere, anche con un po' di disordine. Probabilmente...CONTINUA...

Rahimi Ratiq

Pietra di pazienza

Prima ho visto il film, "Come pietra paziente", poi ho letto il libro, "Pietra di pazienza". Solitamente capita il contrario, ma tant'è. L'autore del libro, Atiq Rahimi, è anche sceneggiatore (assieme a Jean-Claude Carrière) e regista del film. Rahimi è afgano e "Pietra di pazienza" è il suo primo romanzo in lingua francese. Un libro grazie al quale Rahimi ha conquistato il premio Goncourt nel 2008 e ha venduto tantissimo, soprattutto in Francia. In effetti "Pietra di pazienza"...CONTINUA...

Schwarzenbach Annemarie

Ogni cosa è da lei illuminata

Annemarie Schwarzenbach è arrivata a me attraverso "Lei così amata", libro della Mazzucco. Passato qualche mese, recupero "Ogni cosa è da lei illuminata", breve ed intenso racconto della Schwarzenbach. A dire il vero l'avevo già letto lo scorso anno. L'ho riletto. "Ogni cosa è da lei illuminata" è un titolo incantevole, ma non ha nulla a che fare con il titolo originale "Eine frau zu sehen" ossia "Vedere una donna". E neppure il bellissimo volto in bianco e nero scelto per la copertina ha nulla a che fare con Annemarie Schwarzenbach visto che la donna ritratta è Dolly...CONTINUA...

Banti Anna

Artemisia

Il mio primo contatto con Artemisia Gentileschi è avvenuto poco tempo fa con "Artemisia" di Alexandra Lapierre. Ed "Artemisia" si intitola anche il romanzo di Anna Banti. Un libro che ha avuto un destino difficile, considerando che la prima stesura è andata distrutta nel 1944 durante un bombardamento su Firenze. La Banti recupera la memoria della sua Artemisia nell'estate del 1944 e ci lavora fino all'estate del 1947. Poi il libro viene finalmente pubblicato. L'Artemisia della Banti ha poco in comune con l'Artemisia della Lapierre. Forse perché gli occhi della Banti hanno voluto soffermarsi sugli...CONTINUA...

Nair Kamala

Una casa di petali rossi

Rakhee è una giovane ragazza cresciuta in America, nel Minnesota, da genitori indiani. Sta per laurearsi in Architettura e ha davanti a se un brillante avvenire e molti progetti, ha un fidanzato che la ama e desidera sposarla. Apparentemente non le manca nulla e ha tutti i presupposti per diventare una donna felice e realizzata, ma cela un segreto antico, legato...CONTINUA...

De Luca Erri

Le sante dello scandalo

Le Sacre Scritture parlano al maschile. Non è un difetto né un limite, è solo nelle regole dei tempi. I ruoli di uomo e donna sono distinti e separati anche se indissolubilmente fusi qui e altrove: i testi si rivolgono al “maschio” riescono a farlo servendosi di lettere “femmine”. “Le lettere ebraiche sono femminili. Il corpo scritto della Torà, affidato all'albero di trasmissione maschile, è composto di cellule femminili, perciò è vivo e mette fuori getti nuovi a ogni lettura, in ogni generazione. Perfino la scrittura sacra, l'ambito più strettamente maschile, è costituito di vita femminile grazie...CONTINUA...

Murgia Michela

Accabadora

"Accabadora" è uno di quei libri che ritrovi un po' ovunque. Aver vinto il Campiello, però, non è una garanzia a tutti i costi. Per questo sono arrivata alla Murgia con un po' di ritardo e superando certe prevenzioni tutte mie. Ora sono felice di averla letta. Perché "Accabadora" è un bel romanzo. Perché lo ha scritto una giovane donna. Perché questa giovane donna è italiana. Perché rincuora sapere che in un mare di gente che vuole scrivere, c'è anche chi lo sa fare. La storia non è particolarmente complessa e questo, a mio umile avviso, è uno dei punti di forza del libro. Siamo a Soreni, un...CONTINUA...

Amado Jorge

Vita e miracoli di Tieta d’Agreste

Amado mi diverte moltissimo perché è leggero, amabile, coinvolgente ed irresistibile. Le sue storie sono vitali, colorate, piene zeppe di personaggi esuberanti e caratteristici ai quali, dopo poche pagine, non ci si può non affezionare. Leggere Amado presuppone una elasticità di vedute e un'interpretazione della morale un po' più scanzonata e disinvolta del solito, soprattutto in merito alle figure femminili. Molte donne potrebbero risentirsi per i toni frivoli e spesso vagamente sfacciati che lo scrittore brasiliano utilizza per descrivere il gentil sesso. Le donne sono fin troppo spesso ridotte...CONTINUA...