Categoria: lankelot.eu

Divertito Stefania

Toghe verdi

“Giornalismo è diffondere quello che qualcuno non vuole che si sappia, il resto è propaganda”. La citazione di Horacio Verbitsky è probabilmente una di quelle che meglio potevano funzionare  come premessa a “Toghe verdi”. L’editoria italiana, pur in una situazione nella quale i media generalisti, televisione e quotidiani, non brillano per indipendenza e per capacità di informare sui fatti per come sono realmente e non per come sono sbrigativamente raccontati nelle dichiarazioni dei soliti noti, sa proporci ogni tanto dei libri del tutto in linea col verbo di Verbitsky. Peccato che in Italia si...CONTINUA...

Montanelli Indro

Ve lo avevo detto. Berlusconi visto da chi lo conosceva bene

“Ve lo avevo detto” è un titolo probabilmente fuorviante, come se l’autore di questa raccolta di articoli, Indro Montanelli, sia stato un autentico profeta ed avesse da subito compreso la personalità del suo ex editore. Potremmo dire che ce l’aveva detto solo in parte, mai dimenticandosi un’acuta e pessimistica analisi del carattere degli italiani, ma senza troppo curarsi delle motivazioni che portarono l’utilizzatore finale “a scendere in campo”, vuoi per un imposto atteggiamento cavalleresco (quello suo, non quello del presunto Cavaliere), vuoi per non venire meno a quella severità di atteggiamenti...CONTINUA...

Talbot Michael

Vivono di notte

Di vampiri, a partire da quelli di Polidori, per poi passare dal classico di Stoker e per finire ai vampiri adololescenziali delle saga Twilight, ne abbiamo conosciuti veramente tanti per un genere che pare non voler proprio morire come i loro eroi, a volte totalmente negativi, a volte più misteriosi ed enigmatici che realmente crudeli e desiderosi di banchettare col genere umano. La Gargoyle con “Vivono di notte”, preso atto che il vampirismo in letteratura è il racconto di un mito con innumerevoli variazioni su tema, ci propone i succhiasangue di Micheal Talbot, autore dalle nostre parti ancora...CONTINUA...

Stella Gian Antonio, Rizzo Sergio

Licenziare i padreterni. L’Italia tradita dalla Casta

“Oltre che per le palle bisogna prenderlo per il cazzo. Domani se è aperto vado in un sexy shop e prendo un po’ di cose per me e per te: più troie siamo e più bene ci vorrà”. Così una ormai celebre consigliera regionale in un sms intercettato nel contesto di un’inchiesta per concussione e prostituzione minorile. La destinataria del messaggio era un’amica di cene eleganti e il tipo delle palle e della nerchia era un politico imprenditore venditore con il quale la consigliera, in altra occasione, disse di aver avuto una relazione sentimentale. C’è da chiedersi semmai cosa sarebbe venuto fuori se...CONTINUA...

Franchi Gianfranco

L’arte del piano B. Un libro strategico

Vi assicuro che vedere un titolo come “La trincea del premier e il piano B.” di Verderami sul Corriere della Sera, subito dopo aver finito di leggere l’ultima opera di Gianfranco Franchi, è stato un attimo spiazzante. Ma solo un attimo perché non ci vuole molto per capire come i due “piani B.” non abbiano proprio nulla in comune, non fosse altro che il “B” del premier è in realtà sempre il solito “piano A” per fare quello che ha sempre fatto, mentre il “B” virtuoso di Franchi rappresenta una guida “ludica, trasversale, solare e pop alla via di fuga”. Via di fuga da una realtà che non ci piace per...CONTINUA...

Cicconi Ivan

Il libro nero dell’alta velocità

Nel 1997  fu pubblicato “La storia del futuro di Tangentopoli” di Ivan Cicconi, libro che a quanto pare divenne un cult tra gli stessi magistrati al tempo impegnati a scovare quei corrotti e corruttori che ancora proliferano senza freni nell’Italia delle P3 e delle P4. Così potevamo leggere quasi quindici anni fa: «Tangentopoli era un sistema, come tale aveva caratteri e meccanismi propri che consentivano la celebrazione di alcuni riti tangentizi, tre soprattutto: il Rito Ambrosiano e il Rito Emiliano. Nell’era di Mani Pulite si è colpito solo il Rito Ambrosiano [ndr: la tangente propriamente detta]»...CONTINUA...

Robeson Paul

Roll Away Clouds (Songs From Shows & Films/Original Recordings 1928-1937)

Il nome "Nostalgia" dato alla collana Naxos e della quale fa parte “RollA way Clouds” non deve trarre in inganno: si potrà pure definire il tutto "retrò", ma forse è più opportuno considerarla un’importante iniziativa editoriale tale da aver riesumato al grande pubblico (ed oltretutto a prezzo speciale) incisioni di grandi artisti a suo tempo celeberrimi come Marian Anderson, Richard Tauber, Lawrence Tibbet, Ezio Pinza nel suo ultimo periodo americano; ed appunto Paul Robeson. Il Cd "Roll Away, Clouds" contiene registrazioni risalenti agli anni dal 1928 al 1937, ovvero il migliore periodo vocale...CONTINUA...

Del Monaco Mario

Decca recitals 1952-1969

Operazioni come quelle della Decca e del suo cofanetto "Original Masters" non sempre permettono di farsi un'idea compiuta delle qualità, o dei difetti, dell'artista dedicatario del CD: la selezione non è ragionata ma è semplicemente presa pari pari dall’archivio della casa discografica e quindi risulta non più di una legittima ed a volte apprezzabile operazione commerciale. Rappresentano semmai delle eccellenti occasioni per rimpinguare la propria discoteca con un prodotto a basso prezzo, sufficientemente ricco di notazioni e nemmeno disprezzabile quanto a confezione. Una raccolta dove, accanto...CONTINUA...

Deep Purple

Gemini Suite live

In questi giorni, settembre 2011, Jon Lord sta combattendo la sua battaglia più difficile, e, forse anche a causa di questa circostanza, molti di noi sono tornati a ricordarlo ai tempi più felici dei Deep Purple, quando, non senza difficoltà, riuscì a portare dentro quella band la sua cultura di pianista ed organista “accademico”. Erano tempi che qualcuno ha voluto definire come pionieristici e che probabilmente permettevano qualche esperimento musicale poco ortodosso, senza per questo venire risucchiati nel business più bieco. In questo senso i Deep Purple, sotto l’egida di Lord, interprete e...CONTINUA...

Borsellino Paolo

Oltre il muro dell’omertà

“Se, oltre ad avere un ministro dell'Interno padano, avessimo anche i magistrati padani, probabilmente in Padania la mafia non esisterebbe, perché la nostra magistratura, che è fatta tutta di ragazzi del sud coi loro burocrati del sud, è un autentico groviera di informazioni: come fa uno a denunciare un mafioso se il mafioso, dopo tre minuti, lo sa perché viene informato da qualcuno, dagli amici? Perché questi sono così: qualcuno sarà codardo, qualcuno sarà venduto, qualcuno semplicemente facilone... Poi il magistrato, quando tornerà dalle ferie, quando avrà voglia, quando penserà che, interverrà...CONTINUA...