Categoria: Letteratura

Vorpsi Ornela

Fuorimondo

La zia «Lali non aveva mai lavorato, distesa sull’amaca in giardino d’estate amava dire, Il tempo che ti abbonda tra le mani può divorarti. Ti abbonda del tempo tra le mani, zia?». Ti abbonda del tempo tra le mani, zia. Leggo e rileggo questa frase, così grassa, così farcita di superfluo e mi domando come ha potuto Ornela Vorpsi disimparare a scrivere. Ricordo il suo primo libro, "Il paese dove non si muore mai", che lei, albanese, aveva scritto in un italiano gustoso e con una prosa vispa e spontanea, ripenso alla sua capacità di giocare col macabro e di intrattenere col drammatico dei ricordi...CONTINUA...

Bedeschi Giulio

Il peso dello zaino

Nella quarta di copertina leggiamo: “Questo romanzo è la naturale integrazione e l’indispensabile complemento di Centomila gavette di ghiaccio”. E fin qui tutti d’accordo, soprattutto nel definirlo romanzo. Mentre la più celebre opera di Bedeschi è stata definita anche “testimonianza” e comunque un racconto di vita nel quale, pur con i nomi dei reali protagonisti reinventati dall’autore, prevaleva la tragica esperienza diretta della ritirata di Russia, nel successivo “Peso dello zaino” (prima edizione 1966) le cose non stanno proprio così. E’ vero che la prima stesura di “Centomila gavette di ghiaccio”...CONTINUA...

Nissim Gabriele

Il tribunale del bene

Sottotitolo: "La storia di Moshe Bejski, l'uomo che creò il Giardino dei giusti". Nei pressi di Gerusalemme c'è un luogo molto speciale che si chiama Yad Vashem, noto mausoleo commemorativo della Shoah. Lì si trova anche il Giardino dei Giusti nel quale, dal 1962 (anno della fondazione), si è deciso di piantare un albero di carrubo in ricordo di ogni giusto che ha rischiato la propria vita per aiutare gli ebrei. Il compito di scegliere le persone a cui attribuire tale riconoscimento è affidato...CONTINUA...

Gramellini Massimo

Fai bei sogni

Per un bambino la scomparsa di una persona fondamentale come la mamma non ha una spiegazione precisa: avviene, e d’improvviso scompaiono certezze e punti di riferimento, lui rimane nella desolazione, in un mondo diventato oscuro e incomprensibile. Brutto male ha portato via la mamma, sente ripetere il piccolo Massimo. O forse se n’è andata perché suo figlio non...CONTINUA...

Toews Miriam

Mi chiamo Irma Voth

Nel 2007 Miriam Toews ha debuttato come attrice nel film messicano "Luz silenziosa", diretto da Carlo Reygadas. La pellicola è stata girata a Cuauhtémoc, città del Chihuahua, una regione nel nord del Messico, e racconta le vicende di una comunità menonnita del luogo. La lingua parlata nel film è il Plattdeutsch o basso tedesco, l'idioma utilizzato abitualmente dai menonniti. Evidentemente non è proprio un caso che "Mi chiamo Irma Voth" sia ambientato...CONTINUA...

Piccirilli Tom

Nell’abisso profondo

Demoni, angeli, zombie, fantasmi, streghe e stregoni. C’è davvero tutto il catalogo dell’horror demoniaco nel romanzo “Nell’abisso profondo”; ma, nonostante abbondanza di personaggi inquietanti, il rischio di ritrovarsi con una riproposizione in chiave letteraria di qualcosa tipo “Dracula contro Frankenstein”, viene scongiurato proprio dallo stile di Tom Piccirilli e dalla trama oggettivamente complessa. Il narratore non ha un nome ma si presenta come “Maestro invocatore”, negromante che anni prima apparteneva ad un coven (letteralmente una congrega di streghe e stregoni dediti a riti pagani) capeggiato...CONTINUA...

Remotti Remo

Ho rubato la marmellata

Anni fa in televisione si faceva vedere ogni tanto un tipo strano, praticamente un urlatore che, dopo qualche parola buttata là con toni normali, iniziava ad infervorarsi con “me ne vado da” e iniziava a spogliarsi incazzato come una bestia urlando sempre più forte “me ne vado da” ogni dove. Quello era Remo Remotti. Un personaggio decisamente inconfondibile che molti di voi avranno riconosciuto come caratterista nei film di Moretti, dei Taviani e di tanti altri. Conosciuto ai più per le sue apparizioni cinematografiche, Remotti, come scopriremo leggendo “Ho rubato la marmellata”, è anche pittore...CONTINUA...

Malvaldi Marco

Odore di chiuso

Venerdì 16 giugno 1895. Pellegrino Artusi arriva presso il castello di Roccapendente, un piccolo borgo che si trova nella Maremma toscana. Il baffuto e corpulento mercante di stoffe ha da poco pubblicato il primo manuale culinario italiano, "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", ed è stato invitato a Roccapendente dal barone Romualdo Bonaiuti che, assieme ad alcuni membri della sua famiglia, dimora nel castello. I nobili congiunti, come tradizione vuole, godono dei privilegi legati al...CONTINUA...

Loewenthal Elena

Lo strappo nell’anima

Un giorno potrebbe capitarvi di andare nel Ghetto di Roma. Una volta giunti, camminerete verso il Portico di Ottavia, un luogo che personalmente amo molto. A pochi passi dal Portico di Ottavia, sulla facciata della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte, troverete affissa su un muro una targa in marmo bianco che riporta una data: 16 ottobre 1943. Quel giorno, a partire dalle cinque e mezzo del mattino, iniziava...CONTINUA...

Amado Jorge

Santa Barbara dei fulmini

Nella cultura e nella tradizione cristiana ed ortodossa Santa Barbara è una martire che viene solitamente invocata contro il fuoco, i fulmini e la morte improvvisa e violenta. La statua di Santa Barbara di cui parla Jorge Amado è quella che proviene da Santo Amaro da Purificação, nella regione del Recôncavo, in Brasile, statua "famosa per la bellezza secolare e perché miracolosa". Un'opera d'arte trasportata dal veliero Viajante sem Porto fino a Bahia per essere inclusa tra i capolavori di un'importante Esposizione d'Arte Religiosa. Accompagnata da una suora e da un sacerdote, Santa Barbara...CONTINUA...