Categoria: Romania

Simionel Andreea

Male a est – intervista all’autrice

Andreea Pavăl vive in Romania con la madre e la sorella. Il padre, invece, è emigrato a Torino per lavoro. Questa distanza riempie la vita delle tre donne, le cui giornate trascorrono al ritmo dell’assenza, dei messaggi da inviare, delle telefonate da fare, delle parole che si devono dire per mantenere il legame. Intanto a Andreea l’Italia arriva attraverso piccole istantanee, come una pubblicità: i programmi televisivi, i giocattoli, i pacchi che spedisce il padre. Fino a quando la famiglia non decide di trasferirsi a Torino, e quell’idea che si era fatta diventa una realtà molto più complessa...CONTINUA...

Ruşti Doina

L’Omino Rosso

Un libro particolare, forse non per tutti ma di certo interessante per i lettori che prediligono la letteratura surreale e a tratti onirica. Ci troviamo a Bucarest, Romania, più o meno ai tempi nostri. La protagonista è Laura Iosa, una quarantenne in cerca di una casa editrice per il suo dizionario ma che per il momento ha avuto poca fortuna. Delusa da questo e un po’ da tutta la società che la circonda, che nelle donne sembra apprezzare solo altre qualità, Laura decide di raccontarsi...CONTINUA...

Istrati Panait

Il bruto

Un racconto o, meglio, un romanzo breve: ecco cos'è "Il bruto" di Panait Istrati. Il titolo originale dell'opera, pubblicata per la prima volta nel 1926, è Kodín (in rumeno) o Codine (in francese), ossia il nome del personaggio che, nella versione italiana, è divenuto semplicemente il "bruto". A dire il vero di brutale nella figura di Kodín c'è solo l'apparenza o, meglio, la "maschera" aggressiva e cattiva che è stato costretto a costruirsi per farsi accettare o per farsi rispettare dagli altri...CONTINUA...

Sebastian Mihail

Da duemila anni

Ebreo, romeno e danubiano. Così si definisce l'io narrante del romanzo-diario "Da duemila anni". Identità triplice ma univoca che tra la fine degli anni venti e i primi anni trenta del novecento, in Romania, poteva apparire poco compatibile con le regole del regime fascista del maresciallo Ion Antonescu e delle sue Guardie di Ferro. "De două mii de ani", questo il titolo originale del libro di Mihail Sebastian, uscì per la prima...CONTINUA...

Saltini Luca

Una piccola fedeltà

La peculiarità di Una piccola fedeltà, il bel romanzo di Luca Saltini edito da Giunti, è – tra le altre – la sua densità. Densità di descrizioni, di scrittura, di approfondimento e introspezione psicologica dei personaggi che lo popolano. Densità che, non vorrei esser frainteso, va declinata nella prospettiva di una condizione di fluidità, di avanzata concentrazione, di succosa ed efficace ricchezza. Sono, questi, aspetti non comuni nella narrativa italiana di questi...CONTINUA...

Lazar Liliana

Figli del diavolo

"Procreate compagne, questo è il vostro dovere patriottico!". Parole che nella storia del Novecento sono state ripetute spesso da dittatori di varie nazioni. Nello specifico stiamo parlando di Nicolae Ceauşescu, il despota che ha guidato la Romania dal 1965 al 1989. Col decreto 770/1966 della Repubblica Socialista di Romania si stabiliva che la contraccezione era permessa solo a donne che avessero già partorito almeno quattro figli; che l'aborto...CONTINUA...

MÜLLER Herta

Lo sguardo estraneo

Un vecchio è seduto sulla panca davanti a casa sua e il vicino passa e gli domanda: Beh, che fai, stai seduto lì a pensare? E l'altro risponde: No, sto seduto qui e basta. Questa storiella è la descrizione più sintetica di cosa sia l'ovvietà. La conosco da vent'anni e da allora mi vado a sedere accanto al vecchio sulla panca. Ma ancora non sono riuscita a credergli fino in fondo. Queste le ultime battute del breve saggio di Herta Müller Lo sguardo estraneo, ovvero la vita è un peto in un lampione, uscito in Germania in prima edizione nel 2003 presso Hanser Verlag e proposto...CONTINUA...

Barella Guido

La tortura del silenzio

Paolo Rumiz lo ha definito il Simon Wiesenthal dei crimini del comunismo rumeno ma, leggendo “La tortura del silenzio”, Marius Oprea ci potrà ricordare semmai Mizushima dell’Arpa Birmana, votato a dare degna sepoltura ai commilitoni morti durante la guerra. La storia di Oprea ci viene raccontata da Guido Barella, giornalista del Piccolo, che anni fa conobbe questo strano tipo di archeologo, pressoché sconosciuto in Italia, e da allora, grazie a frequenti viaggi in Romania, ha potuto testimoniare la sua attività: già dissidente al crepuscolo della dittatura di Ceaucescu, ha fondato successivamente...CONTINUA...