Categoria: case editrici

Rossotto Riccardo

Il patto scellerato

L'inciso a pagina 42 del "Patto scellerato" ("nostro studio pubblicato su questa rivista nel 2003") fa pensare davvero che l'opera di Rossotto altro non sia che la riproposizione di un articolo di "Storia militare". Non ci sarebbe da meravigliarsi viste le dimensioni ridotte del libro, quasi una sorta di plaquette. Comunque sia, visti i fatti controversi e in qualche modo misteriosi, bisogna dare atto all'autore di aver affrontato l'argomento con approccio piuttosto prudente (oltre che con stile quasi colloquiale), evitando di millantare quelle certezze che fanno la gioia dei complottisti. Non...CONTINUA...

Jesurum Olga

Il personaggio muto

E' stato Victor Hugo a scrivere, probabilmente per la prima volta, del "personaggio muto". Lo ha ricordato Olga Jesurum grazie alla citazione di un brano tratto da "Sul grottesco": "Il luogo dove è avvenuta una catastrofe, ne diviene un testimonio terribile e inseparabile e l'assenza di questa specie di personaggio muto renderebbe incomplete nel dramma le scene più importanti della vicenda" (pp.8). In altri termini, secondo lo scrittore francese, la scenografia in ambito teatrale assumerebbe l'importanza di un personaggio, anche se muto. Anche il teatro musicale ha visto sempre più affermarsi il...CONTINUA...

Segato Edoardo

Tesla. Lo scienziato contro

C'erano molti modi per raccontare la vita di Nikola Tesla, non fosse altro che sull'inventore e scienziato serbo da sempre abbondano leggende e teorie complottistiche. Evidentemente l'intenzione di Edoardo Segato è stata quella di inquadrare l'identità e l'influenza di Tesla, da un lato evitando quei fraintendimenti che ne hanno fatto una sorta di anticipatore della new age; e dall'altro evidenziando tutte quelle geniali invenzioni, spesso condannate all'isolamento, che lo hanno comunque reso un autentico precursore della più avanzata tecnologia contemporanea. Un caso singolare che ha fatto scrivere...CONTINUA...

Stefan Paul

Arturo Toscanini

Quando nel 1935 Paul Stefan pubblicò il suo libro, Arturo Toscanini, pur alle soglie dei settant'anni, era ancora in piena attività. Due anni dopo avrebbe iniziato a dirigere la NBC Orchestra e si sarebbe ritirato soltanto nel 1954. Potremmo quindi pensare ad una biografia incompiuta e in un certo senso è così; ma appare evidente che il musicologo austriaco ha voluto privilegiare il ritratto dell'uomo Toscanini, una sorta di profilo artistico e la descrizione di un modello di moralità che poteva prescindere da una precisa cronologia di avvenimenti e di dati biografici. Del resto lo stesso Stefan...CONTINUA...

Politkovskaja Anna

La Russia di Putin

"La Russia di Putin" è stato definito dalla stessa Anna Politkovskaja come libro "fatto di appunti disordinati" a margine della vita quotidiana post sovietica: la cronaca di avvenimenti che in Occidente sono stati spesso interpretati in maniera distorta, e nel contempo storie di gente comune alle prese con una società civile e politica condizionata da mafiosi e da personaggi spregiudicati oltre ogni limite. Un quadro cupo di ingiustizie, di revanscismi, di violazioni di diritti umani e civili, una sorta di Romanzo Criminale tutt'altro che romanzesco, che la Politkovskaja ha raccontato con grande...CONTINUA...

Travaglio Marco

Slurp. Dizionario delle lingue italiane. Lecchini, cortigiani e penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati

Marco Travaglio negli anni si è costruito una fama sinistra, soprattutto presso gran parte della classe politica e dei cosiddetti giornalisti: giustizialista, manettaro, il Lavrenty Beria de noantri (copyright Sergio Staino). Tutte cordialità che però spesso dimenticano una caratteristica professionale che invece Indro Montanelli riconobbe in tempi non sospetti: " Il giorno in cui gli chiesi se in quel suo archivio, in cui non consente a nessuno di ficcare il naso, ci fosse anche un fascicolo intitolato al mio nome, Marco cambiò discorso". C'era molta ironia in queste affermazioni del giornalista...CONTINUA...

Da Rold Vittorio

La Grecia ferita. Cronaca di un waterboarding spietato

Se la tragedia greca antica era strutturata con un prologo, tre o più episodi e un esodo, la tragedia della Grecia contemporanea ci è stata raccontata, con intenti tutt'altro che teatrali, grazie ad uno schema molto più semplice: l'ottimo Vittorio Da Rold, giornalista del Sole 24 Ore, ha suddiviso la sua "cronaca di un waterboarding spietato" in quattro parti (“i tempi della cicala”, “l'amaro risveglio”, “il referendum sull'euro”, “l'arrivo di Syriza”), cui non segue alcun autentico esodo (epilogo), visto che nel caso greco l'incertezza regna sovrana. Del resto, come l'autore ha voluto subito chiarire...CONTINUA...

Chiuppani Beppi

Medio Occidente

"Quel viaggio era incredibile, si disse Agata: non aveva incontrato un illuminista a Damasco!? E tanto più Faruq dimostrava la peculiarità della sua vita, tanto più lei si sentiva attratta da lui; no, Faruq non aveva niente a che fare con gli stereotipi della diversità" (pp.75); "Finalmente avrebbe potuto vivere dentro a quell'orizzonte della modernità di cui fino adesso aveva potuto solo sognare" (pp.84). Questi brani tratti da "Medio Occidente" contengono alcune parole chiave che poi il lettore ritroverà nelle pagine ambientate in veneto e che hanno fatto scrivere a Raffaello Palumbo Mosca, autore...CONTINUA...

Molinari Fulvio

Istria contesa

Nonostante la storia dell'Istria - in particolare dalla conclusione della Prima guerra mondiale fino all'esodo degli italiani - sia particolarmente complessa e controversa, Fulvio Molinari ha voluto sintetizzare il suo racconto in appena centotrenta pagine; e, almeno a una prima lettura, ci è sembrata una scelta di divulgazione apprezzabile, estranea agli opportunismi della politica: il giornalista, nato ad Orsera e triestino d'adozione, ha scritto un testo essenziale che, secondo noi, senza sconti e revisionismi, mette comunque in risalto le atrocità di coloro che, dal Golfo di Trieste al Quarnaro...CONTINUA...

Sut Adriano Angelini

Jackie

Jacqueline Lee Bouvier Kennedy Onassis. O Jackie, come la chiamavano in molti. Donna ammirata ed adorata ma anche invidiata, vituperata e sbeffeggiata. Personaggio che, ad oggi, continua a mantenere il titolo indiscusso di icona di stile e d'innata eleganza. Figura carismatica del jet set planetario degli anni cinquanta, sessanta e settanta. First lady ma anche vedova del Presidente JFK. Sposa tradita e madre. Presunta amante del fratello del marito morto e poi moglie dell'anziano e ricchissimo armatore greco CONTINUA...