Categoria: Storia contemporanea

Newsinger John

Il libro nero dell’Impero britannico

Ammesso e non concesso che si possa davvero parlare di scientificità delle scienze sociali, tanto più alla luce dei vari “libri neri” pubblicati sulla scia dell’opera di Stéphane Courtois, John Newsinger, storico britannico di cultura marxista, almeno è stato onesto e nell’introduzione alla seconda edizione (2013) di “The Blood Never Dried: A People's History of the British Empire”, possiamo leggere le reali motivazioni della sua ricerca: “Questo libro è stato concepito in reazione alla partecipazione britannica alla guerra in Iraq e, nonostante le truppe di Sua Maestà siano state oramai ritirate...CONTINUA...

Spinney Laura

1918. L’influenza spagnola

Quel riferimento alla “detective story” che leggiamo in quarta di copertina non lo dobbiamo prendere alla lettera, ma sicuramente Laura Spinney, col suo libro, nel raccontare le possibili origini della pandemia del 1918-1919 e quello che ne è scaturito, è riuscita ad affrontare un argomento estremamente complesso da diversi punti di vista -  scientifico, storico, economico e culturale – con un linguaggio divulgativo e senza dimenticare quegli aspetti...CONTINUA...

Montella Fabio

Se avessi qui Mussolini…

Il titolo “Se avessi qui Mussolini...” è indubbiamente piuttosto disinvolto e si potrebbe pensare tutt’al più ad un saggio divulgativo o ad un'operazione editoriale facile facile, alla stregua dei tanti imitatori di Giampaolo Pansa. Il libro di Fabio Montella, incentrato sulle vicende della comunità italiana a Ginevra e in Alta Savoia tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, in realtà è ben altro e non è difficile cogliere quanto ogni pagina scritta sia frutto...CONTINUA...

Brežná Irena

Le lupe di Sernovodsk. Reportage sulla Cecenia

Sono quindici gli anni di storia cecena racchiusi nelle duecento pagine, o poco più, de "Le lupe di Sernovodsk. Reportage sulla Cecenia" pubblicato dall'editore trentino Keller nel 2016. Qui sono raccolti diversi articoli scritti dalla giornalista d'origine slovacca, naturalizzata...CONTINUA...

Pauwels Jacques R.

La grande guerra di classe

La casa editrice Zambon – possiamo leggerlo nel suo sito web - si è presentata contestando “la logica perversa dettata dalle cosiddette ricerche di mercato” ed inoltre “la sistematica disinformazione e dell'altrettanto sistematico indottrinamento reazionario” dei lettori italiani. Questo ha voluto dire un catalogo incentrato su opere di Ludo Martens, Paolo Borgognone, Alan Hart, James Petras, Diego Siragusa, Enrico Vigna e molti altri che, da un lato, vengono considerati paladini della cosiddetta controinformazione; e dall’altro - il lato decisamente meno “antagonista” - vengono accusati di produrre...CONTINUA...

Mandreoli Alberto

Il fascismo della repubblica sociale a processo. Sentenze e amnistia (Bologna 1945-50)

Come ha scritto giustamente Alberto Mandreoli nell’introduzione al libro, “solo in periodi molto recenti l’analisi accademica ha iniziato a mostrare un crescente interesse al tema della resa dei conti con il fascismo saloino” (pp.10). Non solo l’analisi accademica, ci sentiamo di aggiungere: pensiamo alle numerose opere divulgative di Giampaolo Pansa, che tanto hanno fatto discutere non fosse altro perché incentrate sulla sorte dei “vinti”. Nel caso di “Il fascismo della repubblica sociale a processo”, invece, torniamo a leggere una ricerca, seppur condotta con stile narrativo, sicuramente di carattere...CONTINUA...

Emiliani Vittorio

Cinquantottini

Se il 1968, tra la Primavera di Praga, il Maggio francese e il momento più drammatico della rivoluzione culturale cinese, è stato considerato l'anno della contestazione, con tutta la letteratura conseguente, di sicuro molti dei "cinquantottini", seppur di poco più anziani rispetto i più celebri e controversi "sessantottini", secondo Vittorio Emiliani si sono meritati in pieno il titolo di riformisti. La prospettiva degli studenti italiani nati tra il '25 e il '40, e poi spesso impegnati nelle associazioni universitarie e nell'Unione goliardica, non era quella della...CONTINUA...

Rovelli Marco

La guerriera dagli occhi verdi

Ho voluto vederli subito gli occhi verdi di Avesta. Appena terminato il libro di Marco Rovelli sono andata alla ricerca del volto di questa donna e, tra i grovigli di internet, l'ho trovato in fretta. Eccola Avesta. Un paio d'occhi che riverberano il colore della divisa da guerriera. Un viso sottile, segnato da quella che definisco l'algebra perfetta delle rughe, linee che raccontano un'esistenza d'azione e pensieri. Mascolina, decisamente. Non sembrano pervenire tracce di debolezza o di smarrimento. Non oso neppure immaginare cosa abbiano visto quegli occhi verdi. Invece Marco Rovelli lo ha fatto...CONTINUA...

Hamadi Shady

La felicità araba. Storia della mia famiglia e della rivoluzione siriana

"La felicità araba" è un libro obsoleto. Infatti della rivoluzione siriana raccontata da Shady Hamadi, iniziata nel marzo del 2011 in maniera pacifica, vivace e propositiva soprattutto grazie a tantissimi giovani che scendevano in piazza, oggi, nel 2016, non rimane praticamente nulla. Quando Hamadi ha scritto le pagine de "La felicità araba. Storia della mia famiglia e della rivoluzione siriana", probabilmente mettendo insieme testi scritti per ragioni diverse in momenti diversi, la rivoluzione siriana, vista con...CONTINUA...

Scego Igiaba

Adua

Adua - Paternale - Zoppe. Adua - Paternale - Zoppe. Adua - Paternale - Zoppe. L'andamento del romanzo di Igiaba Scego, scrittrice italiana di origini somale, è sempre lo stesso. Un ritmo sinuoso e persistente come quello di una danza africana. Adua si chiama Adua perché suo padre ha voluto imporle il senso di una storica battaglia: "Ti ho dato il nome della prima vittoria africana contro l'imperialismo. Io, tuo padre, stavo dalla parte giusta. E non devi mai credere il contrario". Il tono perentorio ed inflessibile è quello che qualifica tutte le "paternali" del romanzo, inserti che scandiscono...CONTINUA...